Regia: Neil Burger
Sceneggiatura: Lesie Dixon
Attori: Brandley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Andrew Howard, Anna Friel, Johnny Withworth, Tomas Arana.
Fotografia: Jo Willems
Montaggio: Naomi Geraghty
Musiche: Paul Leonard-Morgan
Produzione: Universal Studious, Relativity Media
Eddie Morra è un aspirante scrittore che soffre di crisi depressive e incapace di iniziare il suo primo romanzo a causa della mancanza di creavità e ispirazione. Un giorno però incontra il suo ex cognato, Vernon, il quale gli offre un potente farmaco chiamato NZT-48, in grado di poter migliorare le proprie capacità intellettive. Eddie inizia così a dipendere dalla pillola, diventando non solo uno scrittore di successo, ma un ottimo poliglotta e imprenditore.
Le sue azioni e il suo modo di agire interessano inoltre il magnate della finanza Carl Van Loon, che decide di assumerlo come suo socio e collaboratore.
Sembra quindi che la sua vita stia andando finalmente per il verso giusto, quando poi sarà costretto ad affrontare non solo gli effetti collaterali della medicina, ma anche una banda di malviventi pronti persino ad ucciderlo pur di ottenere l'NZT.
Il film si basa su una potente, quanto pericolosa storia, basata principalmente sulla figura della droga. Il farmaco che utilizza il protagonista appare quasi come una sorta di positività, se utilizzato in maniera corretta e senza troppi eccessi.
E' vero che a volte ognuno di noi vorrebbe trovare un metodo infallibile per aumentare la nostra concentrazione, imparare più cose nel minor tempo possibile e ottenere risultati elevati nel campo del lavoro, della scuola e della carriera, ma si sa, la vita stessa impone dei limiti. E se non ci fossero, forse ognuno di noi potrebbe fare qualsiasi cosa, non esisterebbero più i talenti, le particolarità, le eccezioni, e diventeremo una società, forse sì, acculturata e intelligente, ma decisamente omologata.
Il film è stato comunque criticato e apprezzato; dal New York Times e l’Usa Today è stato definito come un thriller paranoico mescolato alla fanta-neuroscienza e sorprendentemente spiritoso, mentre Il Washington Post lo ha ritenuto estremamente coinvolgente, capace di far immedesimare lo spettatore grazie al lavoro del regista, e l’Entertainment Weekly ha ironicamente ipotizzato che abbia anticipato le prossime intenzioni delle campagne farmaceutiche.
Alessia D'Ippolito
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