Regia: Francis Lawrence
Sceneggiatura: Richard LaGravenese
Genere: drammatico sentimentale
Attori: Robert Pattinson, Reese Witherspoon, Christoph Waltz, Hal Holbrook, Stephen Taylor, E.E.Bell, Alan Fleury, Mark Povinelli, Paul Schneider, Jim Norton
Fotografia: Rodrigo Prieto
Montaggio: Alan Edward Bell
Musiche: James Newton Howard
Distribuzione: 20th Century Fox
Trama:
Jacob Jankowski è un brillante ragazzo cresciuto in campagna con la sua famiglia di origine polacca e mira a diventare un eccellente veterinario per poter poi trasferirsi e cambiare notevolmente la sua vita. Ma a causa di un tremendo incidente stradale i suoi genitori perdono la vita e il giovane vede tutti i suoi progetti e i suoi sogni disgregarsi da un momento all'altro, rimanendo da solo e costretto a non poter più continuare i suoi studi per laurearsi. Decide così di abbandonare la propria casa piena di debiti e salire su un treno, sperando in un futuro migliore. Sul vagone infatti viene accolto da una compagnia di circensi, i fratelli Benzini, assumendo il ruolo di veterinario degli animali del circo e successivamente, addestratore dell'elefantessa Rosie.
Le cose sembrano andare per il verso giusto, fino a quando non sboccia l'amore tra lui e Marlena, l'acrobata e la stella principale del circo, sposata con l'instabile impresario August, un uomo crudele e meschino.
Il film inizia con la figura di Jacob ormai anziano, che narra ad un uomo la sua intera vita. Si apre con un flashback un racconto basato particolarmente sulla storia d'amore dei due giovani, costretti a vivere di sguardi reciproci e semplici gesti per non essere scoperti, ma anche sul rapporto tra l'uomo e l'animale. Appaiono infatti evidenti contrasti, come il maltrattamento da parte di August o la premurosità che esercitano Jacob o Marlena. E sicuramente è proprio l'elefantessa Rosie a svolgere il ruolo principale nella vicenda; si presenta infatti estremamente intelligente e a volte anche testarda e pericolosa nei confronti di chi le fa del male.
Ottima interpretazione, buone riprese e scenari azzeccati.
Unico problema? Quello di risultare fin troppo visto e rivisto, rischiando di presentare al pubblico l'ennesimo 'polpettone' dell'anno. Il trailer entusiasma immediatamente, ma la maggior parte degli spettatori sperava di gustarsi una pellicola un po' diversa e più intrigante, ricca di colpi di scena e pathos.
D'altra parte è da tenere in considerazione che la nostra società ha bisogno di stimoli e di cambiamenti, perciò anche l'arte, la letteratura, il cinema e la musica devono seguire e soprattutto cogliere le aspettative degli uomini. Come l'acqua per gli elefanti è sicuramente un film di altri tempi, forse negli anni cinquanta sarebbe stato molto più apprezzato.
Alessia D'Ippolito
Nessun commento:
Posta un commento