lunedì 30 maggio 2011

L'Inter si prende la Coppa Italia


La Coppa Italia all'Inter, gli applausi al Palermo. I nerazzurri vincono per la settima volta il trofeo grazie a una doppietta di Eto'o, che segna un gol per tempo, e il solito Milito che mette il solio sigillo regalando l'ennesima notte da sogno ai tifosi interisti. I quarantamila palermitani, arrivati a Roma con ogni mezzo, andranno comunque orgogliosi della loro squadra. Questa Coppa Italia per loro sembra una maledizione: terza finale, terza sconfitta. La squadra di Delio Rossi avrebbe meritato qualcosa in più, almeno per quello che si è visto in campo durante i novanta minuti. L'Inter ha fatto valere la maggior esperienza, ha saputo attendere il momento giusto per colpire, e ha saputo resistere nel momento della massima pressione avversaria. Zanetti riceve dalla mani del presidente del Senato Schifani la Coppa Italia e il trofeo celebativo dei 150 anni dell'Unità d'Italia: coriandoli nerazzurri colorano la notte romana. E' stata una partita piacevole. In avvio il Palermo mostra maggior esuberanza: dopo appena sessanta secondi Hernandez si presenta davanti a Julio Cesar sfruttando una leggerezza di Lucio, ma il suo tiro termina sull'esterno della rete. Poi è la volta dell'argentino Pastore che - dopo un triangolo con Ilicic - sbaglia il controllo in corsa favorendo l'uscita del portiere. Il Palermo è concentrato sull'obiettivo, qualche nerazzurro gioca con colpevole superficialità. L'ennesimo errore di Thiago Motta favorisce la conclusione di Pastore che non trova il bersaglio. Gli Dei non sembrano essere propizi a Delio Rossi che - dopo appena 23 minuti - è costretto a sostituire Goian, rimpiazzato da Carrozzieri: la difesa, già incerottata per l'assenza di Bovo, perde ulteriore stabilità. E al primo scossone, cede. Thiago Motta serve Sneijder, l'olandese apre per Eto'o che trova davanti a sè un'autostrada, Cassani è in colpevole ritardo, il camerunense arriva fino in fondo e beffa Sirigu. E' il 25' del primo tempo. Il Palermo non ci sta, e riparte a testa bassa. Ilicic serve Balzaretti al centro dell'area, ma il colpo di testa è impreciso. Al 32' forcing siciliano nell'area avversaria: cross di Ilicic, Hernandez e Pastore non arrivano sulla palla, Balzaretti calcia a rete trovando la respinta di Chivu, poi Hernandez esalta le doti di Julio Cesar, infine Chivu - sulla linea di porta - allontana il pericolo. La difesa nerazzurra va in apnea, ma alla fine si salva. L'Inter si limita a controllare, il Palermo cerca di far gioco. Al 41' i siciliani reclamano per un intervento di Ranocchia su Ilicic: l'interista tocca il piede d'appoggio dell'avversario, l'arbitro Morganti lascia correre. In avvio di ripresa Balzaretti e Cassani battono a rete senza successo. Pastore dà un saggio delle sue qualità tecniche, Hernendez non sfrutta a dovere l'assist del compagno. Ancora Palermo, ancora Pastore: la conclusione non trova lo specchio della porta.
L'argentino sale in cattedra: l'azione del Palermo è tambureggiante, insistente, ripetuta. Al 15' Julio Cesar vola a deviare in angolo un colpo di testa di Miccoli dopo l'ennesima "pennellata di colore" di Pastore. Due minuti dopo, è provvidenziale la respinta di Stankovic sul tiro a colpo sicuro di Hernandez. Nell'area interista è assalto alla baionetta: Miccoli calcia trovando sulla sua strada Lucio. Nell'unica azione offensiva della ripresa, l'Inter archivia la pratica: Pandev vince un contrasto, Sneijder apre per Eto'o che segna in fotocopia: corsia preferenziale, diagonale di destro, rete. Questa volta è Balzaretti a mancare all'appello lasciando sguarnita la fascia. Poi Sirigu vola sul destro di Sneijder, dopo un'inarrestabile discesa sulla fascia di Zanetti. Entra anche Milito, il Palermo accorcia le distanze con Munoz, il cronometro segna l'ottantanovesimo. I siciliani tornano a sperare, ma Milito, su cross di Pandev, mette fine al sogno palermitano. Tre a uno, per l'Inter un altro "triplete". 

domenica 29 maggio 2011

Roland Garros - Impresa EPICA di Fabio Fognini

Dopo 4 ore e 22 minuti, dopo 5 set, dopo aver annullato innumerevoli palle break, Fabio Fognini riesce a sconfiggere Montanes e qualificarsi per i quarti di finale al Roland Garros. Già questo basterebbe a far saltare di gioia i tifosi italiani e non solo. Ma attenzione. Non è tutto! Fabio è riuscito a sconfiggere l'avversario praticamente da fermo, a causa di un infortunio ancora da definire che l'ha costretto a giocare il tutto per tutto ad ogni colpo per evitare la sconfitta. Ci sono stati momenti in cui sembrava prossimo al ritiro, momenti duri dove comunque ha sempre cercato di dare il massimo. Mentre il fisioterapista si accingeva a fargli una fasciatura approssimativa alla gamba lui gli ha detto "O la va o la spacca". Parole che, forse, gli hanno dato la forza di andare avanti fino alla fine. Fino al punteggio di 11 - 9 al 5 set. Il pubblico si è trovato spiazzato e diviso da questa partita a dir poco anomala e non ha saputo omaggiare come meritava il campione italiano. Ci sono stati fischi, purtroppo, ma anche molti applausi, cosa che sicuramente avrà reso felice Fognini. Anche l'avversario Montanes ha fatto fatica ad adattarsi al gioco completamente astratto del tennista in tricolore, che grazie a colpi precisi, frutto anche della libertà di braccio data dalla disperazione, è riuscito a far emergere in lui un atteggiamento mentale di confusione e paura, che gli hanno fatto concludere la partita con molto nervosismo. Insomma, adesso non ci resta che aspettare Fabio ai quarti, dove affronterà il vincente tra Gasquet e Djokovic che si affronteranno in giornata. Entrambi gli avversari sono superiori a lui in tecnica e classifica, ma la tenacia e la grinta che abbiamo visto oggi in Fognini è impareggiabile. D'altronde lui, il suo torneo, l'ha già vinto.


Giulio Crocco

Il Diacono – Andrea G. Colombo


Dati Tecnici:
Autore:Andrea G. Colombo
Genere: Horror
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 488
Prezzo di copertina: 15,00€

Siamo porte. Ciascuno di noi, ovunque sul pianeta. Varchi spalancati attraverso cui il Male può irrompere e infettare la nostra realtà. Fino ad oggi, i varchi erano tenuti sotto controllo da una volontà più alta e da un delicato equilibrio di forze. Ma, come predetto dalle profezie, l’equilibrio è stato spezzato e qualcosa di estremamente pericoloso è riuscito a passare. Qualcosa di così antico da non aver lasciato negli uomini neppure il ricordo di sé. E’ in mezzo a noi, ora, e si trascina dietro tutto l’orrore che per millenni è stato faticosamente tenuto alla larga da questa realtà. Forse non c’è più alcuna via d’uscita. Forse non c’è abbastanza Bene sulla Terra per contrastare tutta la malvagità che sta per contaminare questo mondo. Forse la salvezza è nelle mani di un monaco senza memoria, senza nome, senza passato. Un uomo la cui vita e il cui potere sono un enigma che deve essere risolto in fretta, prima che sia troppo tardi. I suoi confratelli lo chiamano semplicemente Diacono ed è il più pericoloso e temuto esorcista che sia mai apparso sulla Terra dopo Gesù Cristo. Non resta più molto tempo ormai. Lo scontro finale è prossimo. Non ci sarà alcuna pietà. Per nessuno. Il tempo della mietitura è giunto.

La Trama:

Roma. Città del Vaticano. Un ordigno esplode nel Palazzo Apostolico e si scatena il caos. Nadia, reporter, si trova in mezzo alla folla urlante quando un uomo di colore con una lunga cicatrice le si avvicina e l’afferra. “Vieni con noi” sussurra. Ma in lui c’è qualcosa di incredibilmente sbagliato: i suoi occhi sono gialli come due monete d’oro e all’improvviso tutto attorno a lei muta e la distruzione dilaga. Un monaco dal saio nero interviene e la riporta alla realtà, le salva la vita, impedisce che venga presa e svanisce, come se non fosse mai esistito. E Nadia comincia a pensare di essere diventata pazza come sua madre, Tessa. Non sa quanto sia lontana dal vero, ma soprattutto non sa cosa sta realmente accadendo a sua madre. Alcuni giorni prima Jerome, lo stesso uomo che l’ha aggredita in Piazza San Pietro, ha fatto visita alla donna nella clinica psichiatrica in cui è ricoverata e le ha donato una statuetta, un’effigie della Divoratrice, perchè se ne prenda cura. Nutrendola con il suo sangue. Ma questo è solo una piccola parte di quello che sta succedendo nel mondo. Inspiegabilmente, decine di esorcisti in tutto il globo perdono la vita non solo officiando esorcismi ma anche semplicemente attraversando la strada. E non può essere un caso: il Male si sta preparando, vuole prendersi la sua rivincita e, per poterlo fare in tranquillità, sta eliminando uno dopo l’altro tutti i Guardiani. E’ quindi a questo che sono destinati i Celati, monaci esorcisti tenuti nascosti dalla Chiesa, di cui il Diacono fa parte? E da dove viene questo frate incappucciato che non ricorda nulla di precedente ai suoi ultimi quattro anni di vita? Il nostro mondo è destinato a finire?

Commenti:

Paura. Ansia. Apprensione. Tutto questo ho provato leggendo questo meraviglioso romanzo che, partendo, da alcuni temi caratteristici del genere horror, si discosta dai soliti cliché creando un racconto mozzafiato ed originale. Tutti gli elementi sono descritti con un estremo realismo che rende maggiormente d’effetto la narrazione e ci aiuta ad immedesimarci in questa dimensione apocalittica. Gli esorcismi e gli orrori perpetrati dai demoni sono descritti con la giusta dovizia di particolari, senza precipitare nello splatter o nel ridicolo: ogni elemento si trova in questo romanzo nella giusta misura, non si può parlare di indemoniati senza mostrare esorcismi esattamente come non c’è bisogno di scrivere tutte le simpatiche parole indirizzate dall’anima perduta al monaco che sta eseguendo il rito.
Il personaggio di primo piano è, come è ovvio, il Diacono, un uomo senza passato che è in grado di “strappare” i demoni da dentro le persone semplicemente ordinandolo loro. Ma i demoni stanno aumentando e soprattutto sono sempre più forti: e così da qualche tempo il Diacono, ogni volta che compie un esorcismo, viene colpito da visioni apocalittiche, immagini che per alcuni istanti si sostituiscono completamente alla realtà trasportandolo in uno scenario di morte. Questo personaggio può apparire, nella prima parte del libro, poco approfondito, ma in realtà c’è un motivo per questo, che ovviamente non mi svelerò. Sicuramente questo aspetto contribuisce a far crescere la nostra curiosità nei suoi confronti che sarà appagata unicamente nella parte finale del volume, quando il nostro “eroe” dovrà scegliere. Ma questo non è l’unico personaggio dal cui punto di vista le vicende ci vengono narrate: ne abbiamo moltissimi che si succedono rapidi consentendoci di  apprendere fatti che, se raccontati da un narratore esterno onnisciente, potrebbero risultare pesanti e macchinosi, mentre con questo espediente la lettura non solo risulta estremamente scorrevole, ma spesso si crea, al termine dei brevi capitoli, quell’hype che dovrebbe caratterizzare, secondo me, ogni buon romanzo.

Tema centrale di questo libro sono i conflitti interiori: praticamente ogni personaggio in cui ci imbattiamo si troverà a dover compiere terribili scelte e sarà difficile capire di chi fidarsi. Padre Valdès, il cardinale Deveraux, Nadia. Tutti si troveranno ad un bivio e non sempre riusciranno a fare la scelta giusta. E’ inquietante vedere come facilmente i demoni riescano a penetrare nella mente umana: basta così poco, una piccola indecisione, una scintilla d’odio, un amore eccessivo ed ecco che vi fanno leva sopra, riducendo l’indemoniato ad un mero guscio che sfruttano a loro piacimento. E tutti loro sono agli ordini della Dea, la Divoratrice, colei che si incarnerà in un corpo mortale e sferrerà l’attacco finale alla Chiesa ed al suo vertice, Papa Giovanni Paolo III. E quando quest’ultimo, già provato dal cancro, cederà, tutto il potere sarà nelle sue mani. Nella Dea si incarnano tutte le passioni, portate all’estremo, è un vero e proprio “diavolo tentatore”, e come è giusto che sia è affascinante e assolutamente irresistibile. Una cattiva in tutto e per tutto: non ci sono tentennamenti nè ripensamenti,lei è il Male.

In conclusione, anche se penso che lo abbiate capito, reputo questo libro davvero un buonissimo prodotto e lo consiglio a tutti coloro che sono incuriositi da questo tipo di trame e che non sono troppo impressionabili. 

Cappuccio,pallone da Basket,tramonto... Fine della Storia.

E pare che con l'ottava stagione sia giunto a termine un altro telefilm "storico", che ha segnato diverse generazioni, tra cui la mia, One Tree Hill.


Questa serie nasce per caso, inizialmente doveva essere un film intitolato Ravens, ma poi i produttori intuirono che un teen-drama sarebbe stato l'ideale, e così fu! Esordì in Italia su Rai 2 nel 2005,era un tardo pomeriggio, ed io avevo letto di questo nuovo telefilm, per cui ero molto impaziente, poco dopo esser cominciato l'episodio, ricordo perfettamente mia madre che esordisce dicendo:"Ma com'è che in questo telefilm sono tutti belli?", e anche se lei si riferiva agli attori (cito Chad Michael Murray, James Lafferty, Sophia Bush), non aveva tutti i torti, era cominciato qualcosa di favoloso. Lo show è ambientato nella fittizia città di Tree Hill in North Carolina e originalmente seguiva le vite di due fratellastri, Lucas Scott (Chad Michael Murray) e Nathan Scott (James Lafferty).

Il loro rapporto evolve da acerrimi nemici a fratelli devoti, e questo, insieme al basket e alle relazioni tira e molla dei due ragazzi con i personaggi femminili, sono gli elementi portanti della serie. Dopo la prima serie i tanti fan iniziarono a chiedersi il perchè di questo titolo, poichè la città era solo Tree Hill, e il creatore Mark Schwahn lo spiegò nell'ultima puntata, quando la madre di Lucas, Karen, gli dice:"C'è una sola ed unica Tree Hill... ed è casa tua. (In originale : "There is only One Tree Hill...and it's your home.)".
Lasciando stare comuni recensioni che potete trovare su qualsiasi sito, vorrei condividere con voi le emozioni che questo telefilm mi ha dato. In ogni personaggio troviamo espressa "un'arte".. Lucas è uno scrittore, Nathan un noto giocatore di basket, Brooke una stilista, Peyton possiede un'etichetta discografica, poichè ama la musica, ecc. Puntata dopo puntata, non può non crescere in voi una forte forza di volontà che vi carica, che vi spinge a dar di più in ciò che fate, perchè lì ragazzi comuni riescono a diventare qualcuno, la sigla stessa dice "I don't wanna be anything other than me", e questo è un "motto" che ho fatto mio,perchè essendo semplicementi se stessi..si possono fare grandi cose! 
Una voce fuori campo (quella di Lucas) cita diverse frasi famose, di libri, poesie o film, che vanno ad incrementare l'importanza di un momento. Ho amato, come molti, questa serie, e anche se le ultime due avevano perso lo "stampo" classico, resterà un cult delle serie tv, imprescindibile! 

There is only One Tree Hill...and it's your home.



Ilaria Covello

sabato 28 maggio 2011

Barcellona-Manchester U.: 3-1, la Champions è di Messi

In trionfo Guardiola. Nel 1° tempo segnano Pedrito e Rooney, nel 2° Lionel e Villa.


"Campeones, campeones": festeggiano a Wembley i tifosi che hanno seuito i blaugrana fino a Londra. E ne hanno tutti i motivi.
Il Barcellona domina la finale di Champions League e pure aveva di fronte uno squadrone come il Manchester United. Ma ancora una volta sir Alex Ferguson, che pure è un mito del clacio non solo inglese, non trova il modo per battere la squadra di Pepp Guardiola che, anche se è molto più giovane del team manager inglese, ormai è un mito anche lui.
Segnano tutti e tre gli attaccanti blaugrana: Pedrito, Messi e Villa.
Il gol inglese è di Rooney. 
 

La quarta Champions del Barcellona

Arriva la quarta Champions League della storia dei catalani e die di queste Coppe sono arrivate con Guardiola in panchina.
A 5 minuti dalla fine entra anche il capitano Puyol, che non ha potuto giocare la finale dal 1° minuto. Ma gli viene ridata subito la sua fascia.
 

Lionel Messi segna ancora in una finale

Lionel Messi segna ancora in una finale di Champions League e riporta in vantaggio, con un grande gol, il Barcellona sul Manchester United a Wembley.
È il 53° quando Messi da fuori area stoppa e tira al volo, con una velocità e una forza incredibli.
Nulla può Van der Saar.
Nei minuti successivi il Barcellona continua ad attaccare e il portiere del Manchester United deve fare miracoli er sventare il terzo gol.
 

 

Al 70° arriva anche il gol di Villa

 
In uno degli interventi difensivi, si infortuna anche Fabio. Al suo posto entra Nani.
Ma, subito dopo il cambio, arriva il terzo gol della suqadra di Guardiola E anche David Villa mette la sua firma su questa finale di Champions che sta prendendo una destinazione catalana: 3-1. 

 

Il primo tempo finisce 1 a 1

Finisce 1 a 1 il primo tempo della tra Barcellona e Manchester United.
Guardiola, a sorpresa, schiera Abidal (operato per un tumore al fegato solo 46 giorni fa) al posto di Puyol, il capitano storico dei blaugrana, che parte dalla panchina.
Il Manchester United ha deciso di non far ragionare gli spagnoli.
Nei minuti iniziali tiene banco il pressing delgi uomini di sir Alex Ferguson. Gli spagnoli provano a riorganizzare la fitta trama dei loro passaggi: 0 a 0 al 10° del primo tempo.
 

Segna Pedrito, pareggia Rooney

Ma il Barcellona si riorganizza e, soprattutto, ritrova Lionel Messi, che al 17° si beve tutta la difesa inglese e serve Pedrito. L'azione non dà frutti.
Comincia a farsi vedere anche David Villa: Van der Saar fa buona guardia. 
E al 27° il Barcellona passa in vantaggio con un gol di Pedrito, che spiazza Van der Saar sul primo palo.
Pedrito ha sempre segnato gol nelle partite decisive.
Ma al 33° gli risponde Rooney, che si fa trovare al posto giusto al momento giusto e segna il gol dell'1 a 1.
La finale resta apertissima.

 

Una finale attesissima a Wembley

Tutto pronto per la partita dell'anno. Barcellona e Manchester United si affronteranno stasera (ore 20,45, Rai Uno, Sky Sport e Mediaset Premium) per la finalissima di Champions League, che designerà la squadra regina del calcio europeo 2011.
La cornice sarà quella del nuovo tempio del calcio, lo stadio di Wembley a Londra.
Sarà anche uno scontro fra due scuole calcistiche: tipica espressione del calcio anglosassone i Red Devils, tutti fantasia e possesso palla i blaugrana. Un confronto che rispecchia anche le personalità dei due tecnici, sir Alex Ferguson e Guardiola, e quella dei due avversari-simbolo, Lionel Messi e Rooney.
A Ferguson sono arrivati, non a caso, anche gli auguri dell'allenatore del Real Madrid, José Mourinho.
Lo Special One farebber qualunque cosa per non vedere un altro trofero nella bacheca di Guardiola. 
 

La rivincita di Roma 2009 

 
Le due squadre si ritrovano in finale a due anni dalla sfida di Roma, che vide il Barcellona imporsi per 2-0. Guardiola e Ferguson. Il Manchester aveva vinto l'anno prima ai rigori contro il Chelsea. Entrambe hanno in bacheca tre coppe, perciò chi vince stacca l'avversaria nella classifica dell'albo d'oro.
 

Barça favorito per gli scommettitori 

 
I bookmakers un'idea abbastanza chiara su come andrà a finire ce l'hanno già: il Barça è dato a 1,95, il Manchester a 3,80.
 

L'ultima di Van der Saar

 
Il match dell'anno avrà un sapore particolare per Van der Saar: il 40enne portiere del Manchester giocherà a Wembley la sua ultima partita, a coronamento di una carriera che l'ha visto due volte campione d'Europa, prima con l'Ajax e tre anni fa proprio con il Manchester. 

Finale Champions 2011: stasera a Wembley arriva Barcellona-Manchester

Ci siamo, i cancelli di Wembley stanno per aprirsi e sta per essere assegnata la Champions League 2011. Nemmeno il vulcano islandese Grimsvotn ha fermato i tifosi del Barcellona e tanto meno quelli del Manchester. Il nuovo Stadio di Wembley, nell'omonimo sobborgo di Londra, è l'impianto che sostituisce lo storico Wembley Stadium, demolito nel 2003. Completato nel 2007 con la spesa record di 757 milioni di sterline, il nuovo è lo stadio più costoso mai costruito.
Può ospitare fino a 90 mila spettatori, tutti con posto a sedere. È il secondo stadio per capienza in tutta Europa dopo il Camp Nou di Barcellona. Fu inaugurato nel 2007 da una partita che vedeva in campo le formazioni Under 21 di Italia e Inghilterra. Finì 3-3 con tripletta del giovane Pazzini. Dopo aver ospitato la finale di FA Cup di quello stesso anno oggi sarà il palcoscenico della finale di Champions League, revival dell'edizione 2009 che vide Barcellona e Manchester Utd affrontarsi all'Olimpico di Roma.Allora vinsero i blaugrana di Guardiola, all'esordio in panchina proprio quell'anno.
Wembley, un nome che evoca piacevoli ricordi alle due formazioni, che infatti vinsero la loro prima Champions League nel vecchio stadio. Allora si chiamava ancora Coppa dei Campioni. Era il 1968 quando il Manchester battè in finale il Benfica di Eusébio. Tra le fila degli inglesi c'erano i miti Bobby Charlton e George Best. Per vedere alzare la coppa dalle grandi orecchie al Barcellona bisogna correre  indietro fino al 1992. A farne le spese la Sampdoria di Roberto Mancini, sconfitta da un gol nei tempi supplementari di Ronald Koeman. Ma questa è un'altra storia.

Ecco le probabili formazioni:

Barcellona (4-3-3)
: Valdez; Dani Alves, Piquè, Pujol, Adriano; Xavi, Iniesta, Busquets; Pedro, Messi, Villa. A disposizione Olazabal, Milito,Abidal, Keita, Mascherano, Afellay, Bojan e Maxwell. All.Guardiola

Manchester
 United (4-4-2): Van der Sar; Evra, Vidic, Ferdinand, Fabio; Carrick, Valencia, Giggs, Nani; Rooney, Hernandez. A.disposizione Kuszczak,  Smalling, Rafael, Park, Scholes, Owen, Berbatov All.Ferguson

venerdì 27 maggio 2011

Finale Champions League 2011: il Barcellona indosserà della scarpe speciali

A poco più di ventiquattro ore dalla finale di Champions League, Wembley è già pronto ad ospitare una delle gare più affascinanti degli ultimi anni. Barcellona e Manchester United, infatti, dopo la sfida di due anni fa all’Olimpico di Roma – dove trionfarono i blaugrana per 2-0 –, si daranno nuovamente battaglia per scrivere il proprio nome per la quarta volta nell’albo d’oro della prestigiosa competizione continentale.
I ragazzi di Ferguson sembrano avere il vantaggio del fattore campo, in quanto è prevista una maggiore affluenza da parte dei supporter dei ‘red devils’ piuttosto che dei sostenitori catalani. Intanto, dalla Spagna, arrivano altre curiosità riguardo i ragazzi di Pep Guardiola. Nei tempi in cui gli sponsor tecnici hanno un grande controllo sui calciatori e sulle squadre, la Nike rende note le calzature con le quali scenderanno in campo i vari Messi, Iniesta, Villa, Puyol, Pedro e Piquè.

Barcellona e Manchester United si giocano la finale della Champions League 2011 a Wembley. Ma quali sono le finali più pazzesche della storia? Eccone cinque, dalla Roma sconfitta in casa nel 1984 al suicidio del Milan a Istanbul.

I volti trasfigurati dalla gioia dei vincitori che mai avrebbero immaginato di trovarsi con la coppa tra le mani contro la disperazione e i rimpianti degli sconfitti che, invece, si sentivano già sul gradino più alto. Sono effetti e controindicazioni di una finale di Champions League da brividi, come probabilmente sarà quella tra Manchester United e Barcellona.
Si può vincere o perdere, ma nel secondo caso entrambe le squadre si augurano di non fare la fine del Milan a Istanbul nel 2005. Avanti 3-0 all'intervallo contro il Liverpool (rete di Maldini dopo 1' e doppietta di Crespo), i rossoneri subiscono un'incredibile rimonta: tre gol in sette minuti e vittoria degli inglesi ai calci di rigore. Gattuso, che giocò quella partita da titolare, di recente, l'ha definito il più grande trauma sportivo della sua vita: "Una roba capace di togliermi il sonno per un anno intero".
Probabilmente le stesse conseguenze hanno colpito il ghanese Samuel Kuffour. Nel 1999 le tv di tutto il mondo lo riprendono mentre non riesce a smettere di piangere in mezzo al Camp Nou di Barcellona. Il suo Bayern Monaco ha appena perso 2-1 la finale con il Manchester United.Entrambe le reti dei red devils (Sheringham e Solskiaer) vengono segnate a tempo scaduto: dal 91' al 93'.
Meno traumatici e molto simili, perché ottenuti contro squadre nettamente favorite, i successi di Borussia Dortmund e Milan. Nel 1997 i tedeschi sconfiggono 3-1 (doppietta di Riedle, Ricken e gol di tacco di Del Piero) la Juventus di Marcello Lippi. I rossoneri fanno ancora meglio quando nel 1994 travolgono per 4-0 il Barcellona delle stelle Romario e Stoichkov.
Nel 1984 la Champions League non esisteva ancora. Si chiamava Coppa dei Campioni ed erano ammesse solo le squadre che avevano vinto il proprio campionato. La Roma arriva in finale e ha l'opportunità di giocarla nello stadio di casa. Contro il Liverpool finisce 1-1. Si va ai rigori: sbagliano Conti e Graziani e la coppa va agli inglesi. Sono trent'anni che intere generazioni di tifosi giallorossi sognano di vendicare quella notte. Chissà se il nuovo presidente sarà in grado di accontentarli.

Tennis, due italiani agli ottavi al Roland Garros

Un po' di fortuna non guasta mai. Specialmente se stai rincorrendo un sogno. Francesca Schiavone approda agli ottavi di finale del Roland Garros, il secondo Slam della stagione in cui difende il titolo vinto a sorpresa nell'edizione 2010. La buona sorte in terzo turno è nelle fibre muscolari della cinese Peng, costretta al ritiro in avvio di secondo set. La milanese, faticando non poco, si era aggiuficata la prima partita per 6-3 (ma era indietro 1-3). La cinese,  scesa in campo con una fasciatura alla gamba sinistra, ha accusato problemi di respirazione fin dai primi scambi. Poi ha chiesto due volte l'intervento del medico, ma doopo essersi issata 2-1 nel secondo set è arrivato il ritiro. Il match si è chiuso dopo un’ora e 15 minuti. La Schiavone, testa di serie numero 5 del torneo, attende la serba Jelena Jankovic, numero 10 del mondo. La Schiavone: "Devo cambiare ritmo" "Sto giocando a un buon livello, ma posso e devo salire ancora… Oggi faceva più freddo, c'era vento e il campo era più pesante di due giorni fa, ma devo velocizzare ancor di più il braccio, liberarlo, in modo che la pallina quando tocca terra schizzi via". Così la Leonessa in conferenza stampa dopo il match di terzo turno vinto contro la Peng. Ora c'è la Jankovic negli ottavi. "Jelena è una giocatrice che valuta molto bene le situazioni - spiega Francesca - si difende bene e vede bene il gioco, sa già prima cosa succederà. Per batterla dovrò utilizzare tutto il mio tennis, tutte le mie armi. Lei usa molto la strategia e il suo livello è molto alto. Da adesso in poi dovrò cambiare mettere una marcia in più…".Agli ottavi anche Fognini Di talento ne ha a pacchi. Il suo problema è sempre stato la continuità. E la testa, che ogni tanto si spegne e addio partita. Stavolta Fabio Fognini dimostra una maturità inattesa e raggiunge gli ottavi al Roland Garros. Eliminando al terzo turno il più quotato spagnolo Guillermo Garcia-Lopez, numero 30 del seeding. Il ligure ha perso il primo set per 4-6, poi ha infilato un 6-3, 6-3, 6-1. Fognini attende un altro spagnolo, albert Montanes, che ha eliminato il russo Mikhail Youzhny, testa di serie numero 12, in tre set: 6-1, 7-6, 6-1. E domani agli ottavi può arrivare anche l'azzurra Roberta Vinci. La tarantina, però, ha di fronte un'ostacolo gigante: la bielorussa Victoria Azarenka, numero 4 del mondo.




Fonte: Il Giornale

Playoff NBA - Lebron James elimina i Bulls, adesso finali con Dallas

LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh avevano un piano, quando hanno deciso di collaborare tra loro a Miami: puntare a un campionato insieme. Ora hanno questa possibilità. 
Dopo il corteggiamento pressante, la decisione di affrontare una stagione difficile, gli Heat ora sono in corsa per il titolo. 
Un sogno firmato da James, che ha segnato 28 punti di cui gli ultimi decisivi per la resa di Chiacgo negli ultimi tre minuti, e da Wade che ne ha aggiunti 21, conducendo un sorpasso fulmineo nei minuti finali eliminando Derrick Rose e i Chicago Bulls 83-80 in gara 5 delle finali della Eastern Conference. James e Wade sono stati micidiali nelle loro giocate, spazzando un deficit di 12 punti per vincere la serie. 
Ora sono attesi nelle finali NBA, ottenute di nuovo dopo il 2006 e nuovamente contro i Mavericks. Allora, solo con Wade, Miami sconfisse Dallas e conquistò il campionato. Questa volta, potrebbe essere tra James e Dirk Nowitzki il confronto che porta verso il loro primo anello, e si inizierà da martedì in casa degli Heat. 
"Non c'è nessun sollievo in questo momento - ha riferito James dopo la gara -. Abbiamo ancora del lavoro da fare". 
La squadra che ha vinto più partite di ogni altra nella serie regolare esce quindi di scena, tra delusioni e rammarico. Nonostante l’MVP Derrick Rose, che prospettava una lotta serrata contro i Big Three, come se si tornasse ai tempi di Michael Jordan e Scottie Pippen, il brusco risveglio è stato amaro. Rose ha portato a Chicago 25 punti, risultando ancora il migliore dei suoi, ma ha colpito solo 9 dei 29 colpi sfoderati. Non è bastato.


Fonte: NBA Italia

La verità sul Nucleare in Italia




Sono certo che questo video sparirà presto dalla rete
ma il coraggio del giornalista Gianni Lannes e il suo impegno va premiato e l'unico modo è farlo girare il più possibile e non lasciarlo solo.

Il giornalista Gianni Lannes è stato a Caorso, nella più importante centrale nucleare e qui ha scoperto entrando di nascosto, senza autorizzazione, che il governo Berlusconi ha affidato lo smantellamento delle centrali nucleari alla ndrangheta, che sta dietro una società che si chiama Ecoge che ha sede a Genova. Questa società carica i rifiuti nucleari in dei container che da Caorso vanno a Genova e poi a La Spezia, in attesa di navi su cui caricarli e verranno affondate.
La Stampa ha impedito a Lannes di pubblicare l'inchiesta e nessun altro giornale l'ha voluta questa inchiesta.

giovedì 26 maggio 2011

Finale Champions League 2011 – Quote scommesse a favore del Barça

Due anni fa lo stadio Olimpico di Roma ospitò una delle finale di Champions League più belle in assoluto tra Manchester United e Barcellona che si ritrovano anche per l'edizione 2011, giocata però a Londra sabato 28 maggio 2011.
A Roma vinse il Barcellona con Guardiola che, al primo anno da allenatore blaugrana, portò a casa anche il primo posto nella Liga Spagnola e la vittoria della Coppa del Re.
Per l'edizione 2011 le cose sono cambiate e i protagonisti sono in parte diversi ma il Barcellona, nonostante il passare degli anni, continua a vincere e convincere rischiando seriamente di portarsi a casa di nuovo la coppa strappandola al Manchester United nonostante la squadra di Ferguson sia un'avversaria comunque temibile.
Le quote scommesse danno quasi per certa la vittoria della squadra di Guardiola data a 2.05 mentre la vittoria della compagine di Ferguson, che potrebbe in qualche modo essere favorita dal campo "neutro" di Londra, è data a 4; la vittoria del Barcellona entro i primi 90 minuti di gioco è data a 2.05, la vittoria consumata nel secondo tempo è data a 2.60 mentre il pareggio 0-0 al termine dei 90 minuti regolamentari è dato a 8.
Per quel che riguarda le probabili formazioni, Guardiola manderà in campo i soliti Xavi, Iniesta, Busquets e Affellay a centrocampo, Puyol, Pique, Adriano e Dani Alves in difesa mentre in attacco saranno Villa, Messi e Pedro a tenere le redini della squadra; Ferguson configurerà il Manchester United mandando invece in campo Van Der Saar (ultima partita per lui), Evra, Vidic, Rio Ferdinand, Evans, Scholes, Valencia, Giggs, Nani, Berbatov e Rooney.





Fonte: http://www.dgmag.it

Roland Garros - Fuori la Clijsters, Murray doma Bolelli

Incredibile ma vero. L’ex numero uno del mondo Kim Clijsters, attualmente seconda del ranking Wta, scivola clamorosamente al secondo turno del Roland Garros giustiziata per mano dell’olandese classe ’90 Aranxta Rus, numero 114 delle classifiche. Risultato inaspettato anche visto l’andamento iniziale del match. La belga, avanti 6-3 5-2, si è fatta rimontare nel secondo parziale dopo aver sprecato addirittura due match point, prima sul 5-2 poi sul 5-4. Proprio a questo punto del match la giovane stella olandese ha iniziato a crederci conquistando 11 game e lasciandone solo uno a mamma Kim.
La speranza di raggiungere per la terza volta di fila l’ultimo atto dello Slam parigino - magari con un esito differente rispetto ai precedenti - rimane viva per Robin Soderling. Lo svedese strappa il pass per il terzo turno sbarazzandosi dopo un’ora e 56 minuti di gioco di Albert Ramos in tre set per 6-3 6-4 6-4. Inutile la reazione di orgoglio dello spagnolo che ha tentato la rimonta nel terzo parziale controbreakkando lo svedese sul 4-4. 83% di punti con la prima per Soderling. 
Non ce l'ha fatta Simone Bolelli a superare il secondo turno del Roland Garros. L'azzurro è stato sconfitto dallo scozzese Andy Murray (testa di serie n.4) con il punteggio di 7-6, 6-4, 7-5. Buona l'impressione fatta dal bolognese, che nel primo e nel terzo set si è trovato avanti 5-3 ma al momento di chiudere gli è mancato il colpo risolutore. Pochi problemi invece per Roberta Vinci, ha superato il secondo turno battendo la francese Iryna Bremond in due set, 6-3, 6-4.


Fonte: Sportitalia.com

Playoff NBA - Nowitzki trascina Dallas in finale

I Dallas Mavericks recuperano uno svantaggio di 8 punti nel quarto quarto e raggiungono per la seconda volta nella loro storia le finali NBA battendo mercoledì gli Oklahoma City Thunder per 100-96. Dallas ha vinto la serie di finale della Western Conference per 4-1 con un successo thrilling in gara-5 e ora affronterà la vincente tra i Miami Heat e i Chicago Bulls, impegnanti nelle finali della Eastern Conference con Miami avanti 3-1.
Dirk Nowitzki  Shawn Marion hanno guidato i Mavs con 26 punti ciascuno, il tedesco ha anche messo nel finale due liberi importantissimi per il successo, Jason Terry ha aggiunto 12 punti partendo dalla panchina. Miglior marcatore della partita è stato Russell Westbrook con 31 inutili punti per i Thunder, il capocannoniere NBA Kevin Durant ne ha aggiunti 23.
Dallas, che aveva vinto 112-105 all'overtime gara-4 a Oklahoma City due giorni prima, è andata subito in vantaggio di sei punti ma i Thunder hanno ribaltato la situazione conducendo 27-26 dopo il primo quarto e poi 55-53 all'intervallo e per 76-72 all'inizio dell'ultimo periodo.
Un tiro in sospensione da due punti a segno di Westbrook ha mandato avanti i Thunder per 85-77 a 9'14" dalla fine, il più elevato distacco della partita. Ma i Mavs si sono rifatti sotto e con un paio di tiri liberi sia di Nowitzki che di Marion hanno accorciato le distanze sul 90-92.
Poi Nowitzki ha mancato una tripla ma Dallas ha conquistato il rimbalzo e stavolta il tedesco non ha sbagliato da tre portando i suoi avanti per 95-94 a 1'14" dalla sirena.
I Thunder hanno perso un altro possesso, stavolta in attacco, e Marion è andato a schiacciare in contropiede prendendo anche il fallo e segnando il libero del 98-94.
I Mavericks, che hanno rifilato un clamoroso cappotto nel turno precedente ai campioni in carica dei Los Angeles Lakers, avevano già raggiunto le finali NBA nel 2006 perdendo 4-2 coi Miami Heat dopo essere stati in vantaggio per 2-0.





Fonte: NBA Italia

martedì 24 maggio 2011

Upfronts 2011-2012: The CW


La settimana degli upfronts si chiude con l’ultimo network a presentare il proprio palinsesto per la prossima stagione: la CW. Solamente tre nuovi show per il canale che ha rinnovato quasi tutte le vecchie serie. Molta curiosità ruota attorno a Secret Circle, dai produttori esecutivi di The Vampire Diaries. Occhio anche a Ringer con Sarah Michelle Gellar. Ma vediamo il palinsesto in dettaglio:


AUTUNNO:      

LUNEDI
ore 20:00: Gossip Girl
ore 21:00: Hart Of Dixie
MARTEDI
ore 20:00: 90210
ore 21:00: Ringer
MERCOLEDI
ore 20:00: H8R
ore 21:00: America’s Next Top Model
GIOVEDI
ore 20:00: The Vampire Diaries
ore 21:00: The Secret Circle
VENERDI
ore 20:00: Nikita
ore 21:00: Supernatural
MIDSEASON: One Tree Hill

SERIE CANCELLATE:
Smallville, Life Unexpected, Hellcats.

NUOVE SERIE:

HART OF DIXIE: La neo dottoressa Zoe Hart (Rachel Bilson) ha ben programmato il suo futuro. Dopo la laurea appena ricevuta, vuole seguire le orme di suo padre e diventare un chirurgo cardio-toracico. Ma quando i suoi sogni e le sue speranze crollano, Zoe decide di accettare l’offerta di uno sconosciuto, il dottor Harley Wilkes, di lavorare nella sua clinica nella piccola cittadina di Bluebell, Alabama. Arrivata in paese, Zoe scopre che Harley è morto ed ha lasciato il suo lavoro nelle mani della ragazza. Presto però Zoe si renderà conto che il paesino non è così ospitale come sembra. L’altro dottore della città, Brick Breeland, non è così felice di dividere i suoi pazienti con la giovane outsider. Dopo qualche problema Zoe decide di tornarsene a casa, ma la visita inaspettata di sua madre da New York, la porta a decidere di rimanere per un po’ a Bluebell, a scoprire la vita di provincia e a scoprire un lato di sè che non conosceva. Nel cast anche Jaime King, Wilson Bethel, Cress Williams, McKaley Miller e Scott Porter. HART OF DIXIE è una produzione Bonanza Productions Inc., in associazione con Fake Empire, Warner Bros. Television e CBS Television Studios, con i produttori esecutivi Leila Gerstein (“Gossip Girl,” “Eli Stone”), Josh Schwartz (“Gossip Girl,” “Chuck,” “The O.C.”), Stephanie Savage (“Gossip Girl,” “The O.C.”), Len Goldstein e Jason Ensler (“Gossip Girl,” “Chuck”). Il pilot è stato diretto da Jason Ensler.

RINGER: Sarah Michelle Gellar interpreta una donna che, dopo aver assistito ad un omicidio, fugge assumendo l’identità della sua sorella gemella ricca, solo per scoprire che l’apparente vita idilliaca della ragazza è altrettanto complicata e pericolosa quanto la sua. Bridget è sobria da sei mesi e sta cominciando una nuova vita, quando diviene l’unica testimone di un omicidio. Fugge a New York non dicendo nulla a nessuno e incontra la sua sorella gemella Siobhan. Ricca, viziata e sposata con il bellissimo Andrew Martin, Siobhan vive quella che sembra essere una favola, una vita in cui nessuno da dell’esistenza di Bridget. Poco dopo, però, Siobhan scompare misteriosamente e Bridget decide di assumere la sua identità. Facendolo scopre scioccanti segreti non solo su sua sorella ed il suo matrimonio, ma anche sulla sua migliore amica Gemma e suo marito Henry. E quando qualcuno cerca di ucciderla nell’attico di sua sorella, Bridget capisce di non essere più al sicuro essendo Siobhan di quanto lo era essendo sè stessa. Nel cast anche Kristoffer Polaha, Ioan Gruffudd, Nestor Carbonell e Tara Summers. RINGER è prodotto da CBS Television Studios e Warner Bros. Television in associazione con ABC Television Studios e Brillstein Entertainment con i produttori esecutivi Pam Veasey (“CSI, NY,” “The District”), Peter Traugott (“Samantha Who?”) ed il vincitore dell’Emmy Award Richard Shepard (“Ugly Betty”). Il pilot è stato diretto da Richard Shepard.

THE SECRET CIRCLE: Cassie Blake (Britt Robertson) era una felice e normalissima teenager, finchè sua madre Amelia non è morta in quello che sembra essere un incendio accidentale. Orfana e profondamente addolorata, Cassie si trasferisce da sua nonna Jane nel bellissimo paese di Chance Harbor, Washington – la città che sua madre lasciò molti anni prima – i cui residenti sembrano conoscere Cassie meglio di sè stessa. Quando Cassie conosce i suoi compagni di classe, inclusi la dolce Diana ed il suo ragazzo Adam, Nick, la cattiva Faye e la sua amica Melissa, strani e spaventosi eventi iniziano ad accadere. Quando i suoi nuovi amici le spiegano di essere tutti discendenti di potenti streghe, e di averla aspettata a lungo per completare una nuova generazione del Circolo Segreto, Cassie rifiuta di crederci, finchè Adam non le spiega come sbloccare i suoi incredibili poteri. Ma è solo dopo aver trovato un vecchio messaggio di sua madre che Cassie capisce il suo vero, pericoloso destino. Quello che Cassie e gli altri non sanno ancora è che ci sono in gioco poteri oscuri, poteri che potrebbero essere collegati agli adulti della città, tra cui il padre di Diana e la madre di Faye, e che la morte della madre di Cassie potrebbe non essere un incidente. Nel cast anche Thomas Dekker, Gale Harold, Phoebe Tonkin, Jessica Parker Kennedy, Shelley Hennig, Louis Hunter, Ashley Crow e Natasha Henstridge. Basata sulla serie di libri di L.J. Smith (autrice di “The Vampire Diaries”), THE SECRET CIRCLE è una produzione Outerbanks Entertainment e Alloy Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS Television Studios con i produttori esecutivi Kevin Williamson (“The Vampire Diaries,” “Scream,” “Dawson’s Creek”), Andrew Miller (“Imaginary Bitches”), Leslie Morgenstein (“The Vampire Diaries,” “Gossip Girl”) e Gina Girolamo. Elizabeth Craft (“The Vampire Diaries,” “Lie to Me”) & Sarah Fain (“The Vampire Diaries,” “Lie to Me”) sono produttori esecutivi del pilot diretto da Liz Friedlander (“The Vampire Diaries,” 


Fonte:  http://www.telefilmaddicted.com

Upfronts 2011-2012: CBS


Dopo NBC, Fox ed ABC, è la volta di presentarvi il palinsesto della prossima stagione della CBS. Come al solito, nulla di particolarmente interessante tra le nuove serie, che possono essere catalogate sotto la consueta (per il canale) voce di “crime” e “medical”. Tra le serie cancellate, invece, spicca Criminal Minds: Suspect Behavior. Vediamo nel dettaglio la programmazione per la prossima stagione:

AUTUNNO:

LUNEDÌ
ore 20.00: How I Met Your Mother
ore 20.30: 2 Broke Girls
ore 21.00: Due uomini e mezzo
ore 21.30: Mike & Molly
ore 22.00: Hawaii Five-0
MARTEDÌ
ore 20.00: NCIS – Unità anticrimine
ore 21.00: NCIS: Los Angeles
ore 22.00: Unforgettable
MERCOLEDÌ
ore 20.00: Survivor: South Pacific
ore 21.00: Criminal Minds
ore 22.00: CSI – Scena del crimine
GIOVEDÌ
ore 20.00: The Big Bang Theory
ore 20.30: How to Be a Gentleman
ore 21.00: Person of Interest
ore 22.00: The Mentalist
VENERDÌ
ore 20.00: A Gifted Man
ore 21.00: CSI: NY
ore 22.00: Blue Bloods
SABATO
ore 20.00: Le regole dell’amore
ore 20.30 repliche sit-com
ore 21.00 repliche drama
ore 22.00: 48 Hours Mystery
DOMENICA
ore 19.00: 60 Minutes
ore 20.00: The Amazing Race
ore 21.00: The Good Wife
ore 22.00: CSI: Miami

SERIE CANCELLATE:
The Defenders, Criminal Minds: Suspect Behavior, $h*!
My Dad Says, Mad Love.

LE NUOVE SERIE:

PERSON OF INTEREST: Un ex agente CIA, presunto morto, viene reclutato da un eccentrico miliardario per combattere il crimine a New York usando metodi da vigilante. Reese (Jim Caviezel) è specializzato in operazioni sotto copertura mentre Finch (Michael Emerson) è un genio informatico che ha inventato un software con cui riesce ad identificare, tramite schemi di ricognizione, persone che stanno per essere coinvolte in crimini violenti.
Usando una tecnologia di sorveglianza all’avanguardia, i due lavorano al di fuori della legge, combinando le abilità di Reese e le risorse economiche di Finch per svelare i misteri delle persone di interesse e fermare il crimine prima ancora che avvenga. Le azioni di Reese non sfuggono alla polizia di New York, incluso i detective della omicidi Carter e Fusco, che Reese usa a suo vantaggio. Con un numero infinito di crimini su cui investigare, Reese e Finch sanno che la persona giusta, con la giusta informazione, al giusto momento, può cambiare ogni cosa.

UNFORGETTABLE: basata sul libro di J. Robert Lennon, una serie poliziesca incentrata su un’enigmatica ex poliziotta di New York, Carrie Wells (Poppy Montgomery), con una rara sindrome – l’ipertimesia – che rende la sua memoria così forte che ogni posto, conversazione, momento di gioia o tristezza rimane per sempre impresso nella sua mente. Non vuole non dimenticare qualcosa, semplicemente non può. Per tutto, eccetto una sola cosa: i dettagli che l’aiuterebbero a risolvere l’omicidio di sua sorella avvenuto tanti anni prima.
Carrie ha tentato di lasciarsi il passato alle spalle ma inaspettatamente si riunisce all’ex compagno e collega, il detective Al Burns (Dylan Walsh), quando lo consulterà per un caso d’omicidio. La squadra di Al include il suo braccio destro Mike Costello (Michael Gaston), il giovane detective Roe Saunders (Kevin Rankin) e l’insolente detective Nina Inara (Daya Vaidya). Tornare a lavorare dopo una lunga pausa, sembrerà la cosa più naturale per Carrie che, nonostante i suoi sentimenti irrisolti per Al, deciderà di rimanere permanentemente nella squadra per risolvere omicidi, incluso quello ancora avvolto nel mistero della sorella. Tutto quello che le serve è ricordare.

A GIFTED MAN: La storia di un brillante e carismatico chirurgo, la cui vita viene cambiata per sempre quando la ex moglie deceduta inizia ad insegnargli il valore della della vita dall’aldilà. Michael Holt (Patrick Wilson) è un dottore eccezionale che vive una vita lussuosa e agiata, grazie ai suoi pazienti benestanti. La sua vita ordinata viene però sconvolta quando la ex moglie defunta, Anna, una dottoressa idealista e amore della sua vita, misteriosamente gli appare. L’anticonformista sorella di Michael, Christina (Julie Benz), una mamma single con suo figlio Milo (Liam Aiken, è felice del ritorno di Anna nella vita del fratello, dal momento che Michael era una persona migliore insieme a lei. Curiosa dell’improvviso cambio di atteggiamento di Michael è la sua efficiente assistente, Rita (Margo Martindale). Quando Anna chiede a Michael di andare nella sua vecchia clinica per dare una mano, l’uomo incontrerà Autumn (Afton Williamson), una volontaria che porta avanti il lavoro di Anna con i più sfortunati. Toccato da quello che vedrà e grazie alla “presenza” di Anna, i valori di Michael avranno un rovescio, inziando a capire che c’è spazio per tutti nella sua vita. Il premio Oscar Jonathan Demme (“Il silenzio degli innocenti”) ha diretto l’episodio pilota.

THE 2-2: Le storie di 6 diversi agenti matricola della polizia di New York alle prese con i crimini per le grigie strade della zona nord di Manhattan. I nuovi allievi includono Jennifer “White House” Perry (Leelee Sobieski), un’ex star della pallavolo a scuola con esperienza in Iraq e con un’attitudine al “prendere e caricare”; Ray “Lazarus” Harper (Adam Goldberg), il più grande tra di loro ed ex giornalista di notizie poliziesche con più risorse di molti poliziotti stagionati; Tonya Sanchez (Judy Marte), che proviene da una famiglia con un passato criminale e con un forte collegamento all’interno delle Forze; Ahmad “Kiterunner” Kahn (Tom Reed), una nativo afghano che ha trovato la sua via per la libertà; Kenny McClaren (Stark Sands), quarta generazione di una famiglia di poliziotti con un grande istinto ma restio ad unirsi alle Forze; infine Jason Toney (Harold House Moore), una giovane leggenda del basket che ha sprecato la sua occasione in NBA. A vegliare su di loro, l’esigente ufficiale sul campo Daniel “Yoda” Dean (Terry Kinney), un veterano che insiste sui fondamenti e sul concetto che ogni poliziotto è responsabile delle sue azioni. Ognuno con un passato diverso, differenti caratteri e ragioni per essere nella Polizia, i nuovi poliziotti dovranno fare i propri errori da principianti, mentre cercano di capire come relazionarsi con il capo, tra di loro e con quelle persone che hanno giurato di proteggere.

2 BROKE GIRLS: Due giovani donne e cameriere presso una untuosa tavola calda si alleano in una strana amicizia, nella speranza di poter lanciare una propria attività di successo. Questo se solo riuscissero a mettere i soldi da parte. L’insolente e furba Max (Kat Dennings) fa due lavori, uno dei quali consiste nel servire tavoli nell”orario notturno al Williamsburg Diner. La sofisticata Caroline (Beth Behrs) è una principessa dei quartieri alti che ha avuto un colpo di sfortuna ed è costretta a far la cameriera. Inizialmente Max vede in Caroline un’altra inetta che dovrà coprire ma rimarrà sorpresa nel rendersi conto che la ragazza ha tanta sostanza quanto stile.
Quando Caroline scoprirà l’abilità di Max nel realizzare fantastici cupcake, penserà subito ad un remunerativo futuro per entrambe ma, prima, dovranno raccimolare i soldi necessari. Mentre metteranno da parte le mance, rimarranno al ristorante insieme a Oleg (Jonathan Kite), un cuoco russo dal flirt facile; Earl (Garrett Morris), l’affidabile cassiere di 75 anni; e Han Lee (Matthew Boy), il nuovo gentile proprietario della tavola calda. Lavorando insieme, in una città cara, queste due ragazze sul lastrico forse troveranno la perfetta ricetta per farcela.

HOW TO BE A GENTLEMAN: basata sull’omonimo libro di John Bridges, una commedia su una insolita amicizia tra un tradizionale, raffinato scrittore e il suo rozzo personal trainer. Andrew Carlson (David Hornsby) è un giornalista che scrive una rubrica di galateo, la cui devozione a ideali di tempi maggiormente civilizzati lo hanno allontanato dalla società moderna. Inguaribilmente ottimista, Bert Lansing (Kevin Dillon) è un ex ragazzaccio del passato di Andrew che ha ereditato un centro fitness, ma riesce ad essere sempre rude, trasandato e parlare a voce alta. Quando l’editore di Andrew, Jerry (Dave Foley), lo invita a dare un taglio più moderno alla sua rubrica o verrà licenziato, l’uomo assumerà Bert come istruttore di vita, nella speranza di essere meno “gentleman” e più “uomo vero”. La mamma di Andrew (Nancy Lenehan) e sua sorella prepotente, Janet (Mary Lynn Rajskub), supportano il piano; così come il marito di Janet, Mike (Rhys Darby), se solo gliene fosse data la possibilità.
Nonostante Andrew e Bert siano secoli distanti, i due potranno forse trovare l’anello mancante.


Fonte: http://www.telefilmaddicted.com