Buon giorno a tutti. Ho deciso di scrivere quest’articolo oggi per vari motivi ma in particolare perché ci sono così tante cose da dire, che è umanamente impossibile starsene con le mani in mano senza fare o dire niente. Ebbene, penso sia il caso di iniziare omaggiando un nostro fratello italiano, che ieri è stato barbaramente ucciso nelle Striscia di Gaza da un commando ultra-estremista salafita. Vittorio Arrigoni, che viveva a Gaza dall’agosto 2008, è stato impiccato (secondo altre fonti soffocato) diverse ore prima della scadenza dell’ultimatum che i sequestratori avevano imposto. Non sto qui a raccontarvi i fatti, perché penso che chi sia veramente interessato abbia già fatto le sue ricerche. Ma ricordare l’ennesima vittima penso sia doveroso. Rimanendo sempre in tema, non si può non parlare di quello che sta succedendo sulle nostre coste, quelle del Sud ovviamente. Migliaia di disperati, provenienti dalla zona subsahariana dell’Africa, in particolare da Libia e Tunisia, usano la nostra penisola come ponte per raggiungere la Francia. Si parla di oltre 25.000 persone sbarcate fino ad oggi. E questo non poteva proprio essere previsto e gestito? Guardando la situazione della Tunisia e della Libia non credo proprio! Ma c’è da dire che il ministro Maroni aveva avvertito l’Unione Europea un paio di settimane prima, quindi un minimo di idea già c’era. E allora perché tutta questa gente ci ha trovato totalmente impreparati? Perché li abbiamo tenuti rinchiusi nei campi di reclusione e non di accoglienza di Manduria e Lampedusa? A queste domande nessun politico fino ad ora è riuscito a dare una risposta convincente. È anche vero che trovare una soluzione definitiva a questo problema non è facile. Bisogna accogliere tutti indistintamente o rispedirli indietro? Io credo che serviva un po’ di organizzazione e di solidarietà da parte di tutti. Sempre il ministro Maroni, quando è andato a chiedere aiuto all’Europa non ha trovato sostegno da nessun paese, e allora si è deciso di dare ai richiedenti asilo un permesso temporaneo che però purtroppo non è stato riconosciuto da nessun paese, a parte Malta. Questo perché siamo uno stato BARZELLETTA, che fino a due giorni prima era impegnato a discutere del bunga bunga del nostro Nano Psicopatico, per occuparsi di problemi molto più gravi come questo. Eppure il tempo per una nuova riforma sulla giustizia l’hanno trovato! Indovinate cos’hanno pensato quei geni che ci dovrebbero tutelare e proteggere. Visto che l’Unione Europea ci accusa per la lunghezza dei nostri processi, si è pensato bene non di accorciare tali processi, bensì di lasciarli morire dopo un determinato periodo! Questa furbata, prende il nome di Processo Breve, anzi Brevissimo, considerato che durante gli anni del governo Berlusconi, la prescrizione (norma che per quanto mi riguarda è assurda e ingiusta) è stata ridotta per ben due volte. Il senatore Alfano, nominato tra l’altro suo erede dallo stesso Berlusconi, ha detto che non bisogna preoccuparsi perché questa norma riguarda solo lo 0,2% dei processi attualmente in corso. Ah e quindi perché avete perso tutto questo tempo per farla approvare? Forse perché in questa percentuale ci sono solo i processi di Silvio? Ricordiamo quelli attuali: processo Mills, che guarda caso è andato in prescrizione proprio 2 mesi prima del verdetto del giudice, processo Mediatrade, Processo Ruby, che comprende sia l’accusa di prostituzione minorile sia quella, forse ancora più grave, di concussione. Spieghiamo un attimo cosa si intende per concussione; la parola, forse nuova a qualcuno di voi, è spuntata fuori quando Ruby è stata fermata dalla questura di Milano per accertamenti, e il nostro virtuoso presidente ha telefonato personalmente in questura per farla rilasciare, in quanto si pensava fosse la nipote di Mubarak. Berlusconi quindi ha abusato dei poteri che gli conferisce la carica di presidente del consiglio, proprio perché tra le sue funzioni non c’è quella di liberare gente dalle questure! E la cosa più grave non è la proposta di legge avanzata della maggioranza, che lotta evidentemente per tenersi lo stipendio, ma è grave che la legge sia stata approvata, almeno alla Camera. Una legge che oltre a mandare in prescrizione i processi del Cavaliere, brucia altri 15.000 processi all’anno, che si aggiungono ai 150.000 che già adesso ogni anno i giudici sono costretti ad annullare. Non si poteva cercare un modo per accorciare i processi, dando magari più risorse al settore giudiziario? E come si può affermare che questa legge non sia nuovamente ad personam? Cercate di rispondere voi a tutte queste domande perché io rischio di impazzire!
Giulio Crocco
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