
La serie rappresenta la società dell’antica Roma Repubblicana, mossa da istinti bassi, crudeltà, lussuria, depravazione e avidità. Per cui, nel telefilm, il sesso o le scene e spinte non sono un taboo. Anzi sono chiaramente riportate. Troviamo almeno due scene di sesso in ognuna delle 13 puntate, da quello più passionale a quello più brutale. Il volto della serie tv, quindi, è ambivalente: da un lato troviamo le scene erotiche e spinte, la brutalità e la durezza della realtà. Dall’altro troviamo il dolore per la perdita della libertà e dell'identità, la ribellione nei confronti dell'autorità, il desiderio di ricongiungimento alla famiglia, il tentativo di annullare se stessi rinnegando le proprie origini e abbracciando il destino del gladiatore. Tutto questo è Spartacus, il protagonista, che da anche il nome alla serie. Lui, come gli altri personaggi, si muove e vive all’interno di questa società fatta di sangue e polvere proprio come l’arena, in cui tutti i giorni i gladiatori devono misurarsi con altri.
Forte ma allo stesso tempo fragile, a volte ingenuo e inconsapevole di ciò che gli sta attorno è Spartacus, di indubbia bellezza e prestanza fisica, impersonato dall’attore e modello gallese Andy Whitfield (già protagonista del poco conosciuto film Gabriel) che purtroppo attualmente sta lottando contro il cancro e, quindi, non prenderà parte alle riprese della seconda stagione. Le riprese non sono state, comunque, sospese nonostante la malattia dell’attore, che è stato sostituito da Liam McIntyre. Al suo debutto negli Usa sulla rete via cavo Starz, la serie ha raggiunto ottimi ascolti per tutti i 13 episodi, con uno share di 13 milioni di spettatori e anche in Italia si preannuncia un grande successo.
Rossana Saullo
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